Tra i materiali più richiesti per pavimenti e rivestimenti moderni troviamo microcemento e resina. Entrambi offrono superfici continue, senza fughe, e un’estetica contemporanea, ma presentano caratteristiche tecniche e applicative molto diverse. In questo articolo analizziamo differenze, vantaggi e svantaggi per aiutarti a scegliere la soluzione più adatta al tuo progetto.
Il microcemento è un rivestimento decorativo a base cementizia e polimerica, applicabile in spessori sottilissimi (2–3 mm). È molto apprezzato per il suo aspetto materico e artigianale, ideale in ambienti minimalisti, bagni, cucine e pareti.
Richiede una posa attenta, spesso manuale, e può presentare leggere irregolarità, che però contribuiscono al fascino del risultato finale.
Inoltre, il microcemento è altamente resistente all'umidità, rendendolo una scelta ideale per bagni e aree umide, e la sua superficie liscia facilita la pulizia quotidiana.
Ad esempio, in un recente progetto, il microcemento è stato utilizzato per ristrutturare un bagno, creando un effetto elegante e moderno, con una finitura opaca che ha esaltato la luce naturale dell'ambiente. In questo caso, sono stati scelti toni di grigio chiaro e beige, che hanno conferito un'atmosfera calda e accogliente, mentre la superficie liscia ha facilitato la pulizia e la manutenzione.
La resina è un materiale polimerico fluido che si stende e indurisce formando una superficie liscia, elastica e resistente. È disponibile in versione epossidica, poliuretanica o ibrida, e consente una grande varietà di finiture: dal lucido specchiato al nuvolato spatolato. Viene usata con ottimi risultati in cucine, open space, showroom, garage, spazi industriali.
In termini tecnici, la resina è più elastica e resistente all’abrasione. Il microcemento, invece, ha un appeal materico più naturale ma è meno adatto a superfici soggette a stress frequente. Ad esempio, in un ambiente commerciale ad alto traffico, la resina potrebbe essere preferita per la sua durabilità, mentre il microcemento potrebbe essere ideale per spazi residenziali dove l'estetica è una priorità. La posa del microcemento è più lunga, mentre quella della resina è rapida e consente di trattare anche grandi superfici in poco tempo. Dal punto di vista estetico, il microcemento si abbina bene a stili rustici e nordici; la resina si presta a design moderni e tecnologici.
Entrambe le soluzioni richiedono posa professionale e manutenzione minima. I prezzi sono simili: tra 70 e 120 €/m². La resina tende a durare di più nei contesti ad alto traffico. Per una superficie verticale o decorativa, il microcemento è spesso preferito per il suo fascino più materico.
Quale materiale è più resistente nel tempo?
La resina, soprattutto quella poliuretanica, offre maggiore resistenza a graffi e urti.
Entrambi sono compatibili con il riscaldamento a pavimento?
Sì, hanno ottima conducibilità termica e lavorano bene con sistemi radianti.
Possono essere applicati su pavimenti esistenti?
Sì, su supporti ben preparati.
Sia il microcemento che la resina rappresentano soluzioni all’avanguardia per rinnovare gli ambienti con stile. La scelta dipende dallo stile desiderato, dalle caratteristiche dell’ambiente e dal tipo di utilizzo previsto. Per un consiglio tecnico personalizzato e una posa a regola d’arte, affidati a Emmecril, da oltre vent’anni leader nelle superfici continue per interni ed esterni.
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